Dai giardini di coralli sottomarini alle foreste tropicali di mangrovie: le isole di Okinawa sono la meta naturalistica più famosa di tutto il Giappone.
Per lungo tempo queste isole, le Ryukyu, che si estendono nell’oceano per oltre 600 chilometri fino a Taiwan, sono rimaste remote e quasi inaccessibili ai turisti occidentali, preservando la loro specificità e, nei limiti del possibile, anche la loro spettacolare natura.
Le isole Ryukyu sono più di cento, ma solo alcuni piccoli arcipelaghi vulcanici sono interessanti dal punto di vista turistico. Oltre all’isola principale, Okinawa, sono veramente intriganti i piccoli arcipelaghi di Miyako e di Yaeyama, che hanno un’importante offerta sia di spiagge che di attrazioni naturalistiche. Un viaggio qui, nelle isole di Ishigaki, Iriomote e Miyakojima è un vero e proprio tuffo nella natura, sia sopra che sotto la superficie del mare.
Qualche piccolo consiglio turistico su Okinawa e le Ryukyu:
Le isole dell’arcipelago hanno un clima tipicamente tropicale, con estati caldi e inverni più freschi e secchi. La stagione delle piogge va da maggio a giugno, mentre è possibile, nei mesi di agosto e settembre, incorrere in qualche tempesta tropicale. Okinawa è servita da un aeroporto internazionale che ha frequentissimi collegamenti con Tokyo e Osaka. Anche le altre isole, Ishigaki e Miyakojima, hanno aeroporti moderni ma più piccoli; benché ci siano voli diretti dal Giappone è più facile prendere un breve volo (45 minuti circa) da Okinawa. Iriomote, invece, è raggiungibile con una breve traversata in barca da Ishigaki.
La natura delle isole di Okinawa: Iriomote
Cominciamo il nostro viaggio nella natura di Okinawa dall’isola di Iriomote. È il punto di partenza perfetto: oltre il 90% del suo territorio è coperto da una fitta giungla tropicale, che dirada sempre più nei pressi della costa e lungo i fiumi, trasformandosi in una foresta di mangrovie.
Proprio per questo le attrazioni dell’isola si basano sull’esplorazione di questa natura abbondante e florida. Un tour “classico” è una crociera sui fiumi Urauchi o Nakama, con la possibilità di scendere a terra e ammirare le bellissime cascate dell’isola.
Una menzione d’onore va alla piccola “mascotte” dell’isola: il gatto selvatico Iriomote, un piccolo parente del leopardo che ha però le dimensioni del felino domestico. Questa meravigliosa creatura è purtroppo in via d’estinzione e ne rimangono solo 100 esemplari in natura. Difficile che si possa vedere allo stato brado. Comunque il gatto selvatico Iriomote, predatore endemico dell’isola, è diventato negli anni popolare e ha anche un suo centro di conservazione, visitabile su appuntamento
La natura delle isole di Okinawa: snorkeling e diving
Come abbiamo detto la natura è stata generosa con le isole di Okinawa sia sopra che sotto l’acqua. È infatti sui fondali marini che le Ryukyu danno il meglio di loro: le isole sono infatti circondate da rigogliose barriere coralline, che ospitano e attraggono una grande quantità di fauna marina.
Questa condizione privilegiata ha dunque fatto sì che si sviluppassero tantissime attività legate al diving e allo snorkeling. Tutte le isole che hanno una barriera corallina sono d’attrattiva per gli amanti di maschera e boccaglio: l’acqua calma e calda, il reef colorato che è raggiungibile facilmente da riva e attraversando una tranquilla laguna sono di certo una comodità indiscutibile!
Per gli amanti delle bombole ci sono comunque diving site decisamente interessanti. Il sito d’immersione più famoso di Okinawa è Maeda Point, una secca corallina con diversa grotte e con grandi quantità di pesce pelagico (carangidi e bonitos soprattutto) che formano fitti banchi. A Ishigaki invece, soprattutto da marzo ad ottobre, è molto facile incontrare le meravigliose mante in punti d’immersione specifici chiamati “clining point”.
La natura delle isole di Okinawa: le spiagge
Abbiamo parlato di foreste e barriere coralline, ma anche quello che c’è in mezzo non è da meno nelle isole di Okinawa. Le spiagge delle isole Ryukyu sono famose per essere meravigliose e spesso poco frequentate, una combinazione che fa la gioia di tutti i turisti.
Meno gioioso sarà per voi scoprire che alla meravigliosa Kabira Bay, probabilmente lo scorcio più famoso delle isole di Okinawa, non è possibile fare il bagno. Un vero peccato, perché la lunga lingua di sabbia bianchissima che si specchia in un’acqua azzurra cristallina, con tante piccole isolette boscose a far da sfondo inviterebbe davvero a farsi un bagno. Il panorama vale comunque la visita!
La natura delle isole di Okinawa: le vestigia del regno Ryukyu
Può sembrare strano che come ultimo punto di questo tour nella natura delle isole Ryukyu ci sia una serie di castelli, ma qui a Okinawa non c’è da stupirsi. L’attrazione più importante dell’isola, da alcuni anni insignita del titolo di Patrimonio UNESCO dell’umanità, è il sistema di castelli, fortezze, mausolei e templi dell’antico regno delle Ryukyu. La maggior parte di questi resti archeologici infatti si trova nel bel mezzo delle foreste di Okinawa, con felci e liane che invadono le vestigia e donando loro un aspetto decisamente più avventuroso.
Dal punto di vista naturalistico i due siti più interessanti sono il mausoleo reale Tamaudun e il santuario di Sēfa-utaki. Tamaudun è una immensa costruzione costruita nel 1501 dai re della dinastia Sho. Oggi è una delle testimonianze più importanti dell’antica cultura delle isole di Okinawa. Sēfa-utaki invece è considerato il luogo più sacro della religione tradizionale delle Ryukyu. Non si tratta di una struttura artificiale, ma di una grotta posta nel folto della foresta. Una profonda testimonianza dell’importanza rivestita dalla natura per questo arcipelago.
by Matteo
0